Giovanni GambaudoS. Tenente Par. 186° Reggimento Paracadutisti Divisione FOLGORE VII° Battaglione 19^ Compagnia - Medaglia d'Oro al Valor Militare ( alla memoria ).
“Comandante di centro avanzato attaccato da preponderanti forze corazzate e motorizzate, per tutta la notte, con il tiro delle proprie armi, riusciva ad inchiodare il nemico davanti alle sue posizioni, arrestandone lo slancio offensivo e causandogli forti perdite.All’alba, per quanto ferito, con i pochi superstiti, si lanciava al contrassalto per alleggerire la pressione sui centri di resistenza laterali. Ricacciato nel suo centro dall’azione dell’artiglieria nemica,ormai quasi privo di uomini, ferito una seconda volta, riprendeva personalmente il fuoco con le armi rimastegli. Ferito una terza volta ed intimatigli la resa, rifiutava, ritto in piedi, sparava l’ultimo caricatore di moschetto sul nemico e, colpito una quarta volta, moriva al suo posto di combattimento gridando la folgore muore ma non si arrende! Viva l’Italia”.
Qaret El Himmeimat ( A.S. 23 – 24 ottobre 1942 )
Gianfranco PagliaS. Tenente par. 183° Reggimento Paracadutisti Brigata Paracadutisti FOLGORE - Medaglia d'Oro al Valor Militare.
“Comandante di plotone paracadutisti, inquadrato nel contingente Italiano inviato in Somalia nell’ambito dell’operazione umanitaria voluta dalle Nazioni Unite, partecipava con il 183° Reggimento Paracadutisti ” NEMBO ” al rastrellamento di un quartiere di Mogadiscio, nel eorso dei successivi combattimenti proditoriamente provocati dai miliziani Somali, con perizia ed intelligenza concorreva con le forze alle sue dipendenze allo sganciamento di alcuni carri rimasti intrappolati nell’abitato. Dopo aver sgomberato con il proprio veicolo corazzato alcuni militari feriti, di iniziativa si riportava nella zona di combattimento e, incurante dell’incessante fuoco nemico, coordinava l’azione dei propri uomini contrastando con l’armamento di bordo l’attacco nemico, per conferire piu’ efficacia alla sua azione di fuoco si sporgeva con Fintero’ busto fuori dal mezzo esponendosi al tiro dei cecchini che lo colpivano ripetutamente. Soccorso e trasferito presso una struttura sanitaria di Mogadiscio, reagiva con sereno e virile comportamento alla notizia che le lesioni riportate gli avevano procurato menomazioni permanenti.
Chiarissimo esempio di altruismo, coraggio, altissimo senso del dovere e saldezza d’animo”.
Chiarissimo esempio di altruismo, coraggio, altissimo senso del dovere e saldezza d’animo”.
Somalia ( Mogadiscio 2 luglio 1993 )
Renzo PolverinoS. Tenente par. 186° Reggimento Paracadutisti Divisione FOLGORE VII° Battaglione 19 A Compagnia - Medaglia d'Argento al Valor Militare
“Comandante in un centro avanzato, attaccato da preponderanti forze corazzate nemiche, era l’anima della difesa, e per tutta la notte riusciva ad inchiodare il nemico davanti alle sue posizioni. All’alba, stretto da presso da truppe nemiche, personalmente faceva fuoco con l’ultimo fucile mitragliatore rimastogli continuando con la voce e coll’esempio ad incitare i superstiti alla resa. Colpito gravemente al petto da una raffica nemica si dibatteva quasi esanime sulla trincea”.
Quota 125 di Qaret el Himmeu’nat ( A..S. 23-24 ottobre 1942 )
Carlo Francesco GayCapitano par. Divisione Paracadutisti
“Comandante di uno squadrone paracadutisti, chiesto ed ottenuto un compito di particolare importanza, che comportava il lancio di cento volontari in zona fortemente presidiata a molti kilometri oltre lo schieramento nemico, lanciatesi alla testa dei suoi paracadutisti, in condizioni difficilissime e fatto bersaglio della reazione nemica, li guidava per due giorni e
due notti in azione di travolgente ardimento che portavano nelle retrovie dell’avversario panico e distruzioni tali da facilitare grandemente la contrastata marcia delle forze alleate avanzanti.
Esempio di Comandante e combattente di eccezione”.
due notti in azione di travolgente ardimento che portavano nelle retrovie dell’avversario panico e distruzioni tali da facilitare grandemente la contrastata marcia delle forze alleate avanzanti.
Esempio di Comandante e combattente di eccezione”.
Sud Ferrara ( Fronte Italiano 20 21 aprile 1945 )
Agostino SassoPar. 187° Reggimento paracadutisti Divisione FOLGORE - Medaglia di bronzo al Valor Militare
“Mitragliere, gia’ distintosi per coraggio, nel corso di aspro combattimento contro nemico preponderante, ferito in varie parti del corpo, rifiutava di recarsi al posto di medicazione e continuava a sparare finche’ non veniva soprafatto”
El Munassib ( A.S. 23. 24 ottobre 1942 )
Francesco SaporitoUfficiale Medico Paracadutista
“Ufficiale medico paracadutista già distintosi per elette qualità professionali e militari in numerosi aspri combattimenti. Colpito il posto di medicazione e rimasto unico superstite illeso, si prodigava nel soccorrere i suoi soldati sotto il costante fuoco nemico.
Circondato da soverchianti forze avversarie, mentre in una grotta era intento a medicare numerosi ferirti gravi, alla testa di pochi animosi, difendeva, con un’arma automatica, l’improvviso ricovero, fino al sopraggiungere dei rinforzi.
Mirabile esempio di coraggio, di ardimento e di assoluta dedizione al dovere”.
Circondato da soverchianti forze avversarie, mentre in una grotta era intento a medicare numerosi ferirti gravi, alla testa di pochi animosi, difendeva, con un’arma automatica, l’improvviso ricovero, fino al sopraggiungere dei rinforzi.
Mirabile esempio di coraggio, di ardimento e di assoluta dedizione al dovere”.
Africa Settentrionale 22 – 25 gennaio 1941